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Nell'immagine è rappresentata l'ipercolesterolemia, una delle aree di intervento

Ipercolesterolemia

La colesterolemia è la quantità di colesterolo presente nel sangue. Viene misurata su un piccolo campione ematico prelevato a digiuno da almeno 10-12 ore e si esprime in milligrammi di colesterolo per decilitro di sangue (mg/dl).

 

L'eccessiva concentrazione di colesterolo nel sangue non è una vera e propria malattia, bensì un disordine metabolico che a sua volta può divenire causa di svariati processi
morbosi, in particolare di patologie cardiovascolari.


Nella stragrande maggioranza dei casi, l'ipercolesterolemia non dà alcun sintomo
evidente; tuttavia, quando perdura per svariati anni, favorisce la formazione di
depositi collosi (chiamati placche) sulle pareti interne delle arterie.


L'ipercolesterolemia è un importante fattore di rischio per le malattie cardiovascolari,
in particolare per l'aterosclerosi (formazione di placche nelle arterie di grosso
calibro) e le patologie ad essa associate, come l'angina pectoris, l'infarto e l'ictus.

Strategia alimentare

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Moltissimi studi scientifici hanno dimostrato come un corretto stile alimentare e di
vita sia fondamentale per mantenere i valori di colesterolo LDL (cattivo) entro i limiti
di norma.

 

Nella maggior parte dei casi, quando si hanno forme di
ipercolesterolemia lieve, una dieta per ridurre il colesterolo è l’unica terapia e

basta per risolvere tale condizione.Nelle forme più gravi, una dieta per ridurre il
colesterolo viene comunque associata alla cura farmacologica in quanto aumenta
l’efficacia dei farmaci ipocolesterolemizzanti permettendo così di ridurne la
posologia e gli eventuali effetti collaterali ed indesiderati.


Attraverso una terapia nutrizionale il biologo nutrizionista elabora una dieta per
ridurre il colesterolo e mirando anche a normalizzare il peso corporeo, a ridurre
la circonferenza addominale e ad introdurre un basso apporto di grassi saturi
(tutte condizioni che sono associate al rischio di sviluppare patologie
cardiovascolari). Si deve inoltre fare attenzione anche agli zuccheri semplici (come
quelli aggiunti negli alimenti), il metabolismo degli zuccheri e quello dei grassi sono
infatti strettamente legati.

 

In una dieta per ridurre il colesterolo è buona norma
inserire fibre (derivanti da frutta e verdura) che aiutano a ridurre l’assorbimento
intestinale del colesterolo e alimenti con effetto ipocolesterolemizzante come
cereali, legumi e vegetali.

 

E’ molto importante preparare pasti con metodi di cottura semplici (al forno, al
vapore, alla piastra) e senza aggiungere grassi (ad esempio burro e fritti).

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